Giornata Nazionale in memoria delle Vittime del Coronavirus

Sabato 18 marzo ricorrerà la Terza Giornata Nazionale in memoria delle Vittime del Coronavirus.
Il Municipio esporrà le bandiere a mezz’asta in segno di lutto.
La Santa Messa prefestiva delle ore 17.00 in San Martino sarà celebrata in suffragio di coloro che sono morti a causa della pandemia.
Alle ore 18.15 in piazza Martiri di Tienanmen si terrà un momento di raccoglimento alla presenza del Centro Operativo Comunale (Sindaco, Polizia Locale, Carabinieri, Croce Rossa, Protezione Civile) e verrà suonato il Silenzio in memoria di tutte le vittime.

«La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani. Una immagine, quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate da un virus allora ancora sconosciuto, che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia. Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l’intera comunità nazionale.
Lo smarrimento dinanzi a una minaccia così insidiosa ha lasciato in breve tempo spazio a una reazione tenace, fatta di coraggiose scelte collettive e di avveduti comportamenti individuali, che ci ha consentito di affrontare una sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità.
La Repubblica è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto.
In questa giornata simbolica che il Parlamento ha scelto di istituire abbiamo l’occasione per ricordare i tanti che non ci sono più e, insieme, l’apporto di quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali.
Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine.
Lo spirito di sacrificio, la consapevolezza di sentirsi responsabili gli uni degli altri, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini ha dimostrato di possedere, costituiscono un patrimonio prezioso per le sfide che il Paese si trova ad affrontare, da non disperdere».
Sergio Mattarella

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