1. Che cos’è un domicilio digitale?
È un indirizzo elettronico certificato (PEC) valido ai fini delle comunicazioni elettroniche della Pubblica Amministrazione aventi valore legale, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera n-ter del CAD.
A tale scopo, è necessario registrare (“eleggere”) il proprio indirizzo PEC su INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali) autenticandosi con SPID/Carta di Identità elettronica (CIE)/Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In ogni momento è possibile modificare o cessare il proprio domicilio digitale.
È, inoltre, disponibile su INAD la funzione di consultazione dei domicili digitali registrati.
2. Chi può indicare una PEC come domicilio digitale?
➡️ Cittadini maggiorenni titolari di un indirizzo PEC
➡️ Professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della Legge n. 4/2013
N.B. Nel caso di professionisti iscritti in un albo/ordine professionale:
– su INI-PEC vengono inviate le comunicazioni aventi valore legale concernenti la propria attività professionale;
– su INAD, invece, vengono inviate le comunicazioni aventi natura legale riguardanti la propria persona.
➡️ Enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese (INI-PEC).
3. Che cosa serve per registrarsi su INAD?
➡️ SPID oppure Carta di Identità elettronica (CIE) oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
➡️ Un indirizzo e-mail ordinario
➡️ Una PEC attiva.
Il servizio è gratuito e richiede pochi secondi: Attiva il tuo Domicilio.
In questo modo, è possibile ricevere tempestivamente le comunicazioni con valore legale della Pubblica Amministrazione, senza il rischio di mancato recapito al domicilio fisico.
In alcuni ambiti specifici, può tuttavia rendersi necessario l’invio di comunicazioni aventi valore legale, da parte della PA, al domicilio fisico.
PER APPROFONDIMENTI domiciliodigitale.gov.it