Bisogna premiare i Comuni, che come il nostro, da tempo lavorano sui costi e la qualità dei servizi, riuscendo pur con grande fatica a garantire servizi di buona qualità e bilanci in avanzo, piuttosto che andare in soccorso di Comuni con gestioni fallimentari e sprecone, meritevoli piuttosto di commissariamento”. Queste le parole del Sindaco Lino Volpato, quando nei giorni scorsi si è saputo che il Comune di Catania, amministrato dal Centro destra da molti anni, ha ricevuto dal Governo un finanziamento a fondo perduto di 140 milioni di euro, per fare fronte a una situazione di bancarotta con oltre 778 milioni euro di rosso (fonte Il Sole24Ore). Un maxi buco per il quale la Procura ha inviato 40 avvisi di garanzia a amministratori e funzionari comunali.

I sindaci dei Comuni del Nord Milano – Cologno Monzese, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni, Cormano, Bresso e Cinisello Balsamo – chiedono al Governo che, coerentemente con i principi di sussidiarietà, uguaglianza tra enti e di federalismo, vengano destinati anche ai “Comuni virtuosi, che hanno bilanci frutto di gestioni oculate, risorse aggiuntive per ampliare e migliorare i servizi ai cittadini”.

Il Comune di Cusano Milanino ha infatti approvato il Bilancio Consuntivo 2007 con un avanzo di 213 mila euro, risultato di una corretta ed attenta gestione amministrativa. Risorse che però potranno essere usate solo in parte, sia perchè i trasferimenti statali promessi dopo il taglio dell’Ici non sono ancora arrivati, sia perchè gli scenari evocati di ulteriori tagli ai trasferimenti, pongono i Comuni in uno stato di grande incertezza finanziaria.

Nonostante le molte parole sul federalismo, per ora gli unici Comuni che il Governo sta premiando sono quelli come Catania, che i suoi amministratori hanno portato alla bancarotta – ha concluso il Sindaco VolpatoChiediamo che anche ai Comuni virtuosi come il nostro, il Governo dia in proporzione gli stessi soldi. Ricordo ai nostri concittadini che i contribuenti cusanesi trasferiscono allo Stato, solo a titolo di IRPEF, circa 70 milioni di euro, mentre lo Stato con grave ritardo e senza garanzia di continuità ritorna al nostro comune circa 3 milioni di euro (poco più del 4% – dato 2007). Situazione insopportabile a fronte dei crescenti bisogni sociali e dei maggiori compiti assegnati ai comuni, molti dei quali, tipo il Catasto, delegati proprio dallo Stato centrale senza metterci un euro”.

In allegato il manifesto dei sette Comuni

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