_ Il Comune di Cusano Milanino, come molti altri comuni della zona, accoglierà, a partire dal mese di settembre, un gruppo ristretto di migranti nordafricani provenienti da Lampedusa perché dare ospitalità è un dovere civico.

L’impegno sarà per un breve periodo (circa sei mesi) ovvero fino a che le autorità competenti non espleteranno le pratiche burocratiche per il rilascio dello status di rifugiati il che si spera avvenga senza troppe lungaggini così da scongiurare proteste e manifestazioni che possano compromettere la civile convivenza.

Per gli immigrati è previsto il ricovero in strutture alberghiere o residenziali idonee e disponibili a sottoscrivere, con il Coordinamento Regionale Lombardo, apposite convenzioni di servizio. E’ previsto che la Prefettura stipuli un contratto con il soggetto, riconoscendo una cifra giornaliera per ogni persona di 46 euro per vitto e alloggio.

I profughi sono stati suddivisi nelle diverse città in ragione del numero degli abitanti: secondo questo calcolo, a Cusano Milanino saranno ospitati 7 profughi.

Durante l’estate, il Sindaco Sergio Ghisellini e il Vice Sindaco Gaetana Cannatelli hanno attivato il Tavolo di lavoro migranti, che si incontra settimanalmente riunendo, oltre ai rappresentanti della struttura comunale, la Protezione civile locale, la Parrocchia di Cusano, la Caritas locale e i Carabinieri di Cusano Milanino.

L’obiettivo primo è stato quello di individuare una struttura capace di accogliere i migranti. Dato che l’unica struttura alberghiera presente sul territorio non si è resa disponibile, la scelta è ricaduta su un edificio comunale. L’unica soluzione valida, anche perché già agibile, è la palazzina indipendente presente in piazza Cavour. Sono stati attuati alcuni piccoli lavori per migliorare la struttura, come la chiusura con pannelli fissi delle due porte esistenti che si rivolgono sul cortile delle vicina scuola.

La parrocchia di Cusano e la Caritas si occuperanno di gestire la palazzina e di supportare i profughi nelle loro necessità.

Anche i cittadini, se lo vorranno, potranno portare il loro piccolo contributo, in modo da garantire una temporanea permanenza dignitosa a queste persone disagiate. Al momento l’urgenza è quella di raccogliere biancheria per la casa (lenzuola singole, coperte, asciugamani) e personale, prodotti per l’igiene quotidiana per la persona e per la casa, altri generi di prima necessità. Chiunque abbia la possibilità di dare un contributo, può portare il materiale raccolto al Centro di Ascolto della Caritas con sede alla parrocchia San Martino e Immacolata, il mercoledì dalle 16.30 alle 18.30 e il venerdì dalle 17 alle 19.

L’Amministrazione Comunale non può non ricordare che l’ospitalità è un dovere civico, per sostenere il quale si sta movendo in accordo con le altre istituzioni del territorio, certa che anche la cittadinanza tutta darà il proprio contributo nell’accogliere persone che si sono trovate a vivere il dramma della guerra. L’impegno e la sforzo di tutti sarà l’unica strada concreta per affrontare nel modo migliore questa tragedia umanitaria.

8 settembre 2011

A cura dell’Ufficio Stampa