Gli esercizi autorizzati ai sensi degli articoli 86 e 88 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in cui sono collocati apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro potranno mantenere in funzione tali strumenti soltanto nella fascia oraria compresa tra le ore 10.00 e le ore 22.00 di ogni giorno di attività.
In pratica, gli apparecchi da gioco d’azzardo lecito collocati in bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto, esercizi commerciali in genere, agenzie di scommesse e locali simili possono funzionare solamente nella fascia oraria di cui sopra.
È questo ciò che viene stabilito dall’ordinanza che il Sindaco Lorenzo Gaiani ha firmato nei giorni scorsi in attuazione degli indirizzi formulati dal Consiglio comunale lo scorso 30 settembre con l’approvazione, a larga maggioranza, di un provvedimento che impegnava il Sindaco ad assumere specifico atto finalizzato alla limitazione della fascia oraria di utilizzo degli apparecchi da gioco d’azzardo lecito.
L’ordinanza sindacale si pone l’obiettivo di contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco d’azzardo compulsivo, che produce conseguenze negative dal punto di vista familiare e sociale, rappresentando una vera e propria dipendenza a cui l’Amministrazione comunale è chiamata a rispondere.
Dai dati forniti dall’Azienda Sanitaria Locale di Milano è emerso che, nel quadriennio 2010-2013, il numero degli utenti seguiti dal Servizio per le tossicodipendenze per patologie riconducibili al gioco d’azzardo compulsivo è aumentato del 487,5% (dato che non rappresenta l’intera portata del fenomeno, in quanto si riferisce unicamente ai soggetti che, riconosciuta l’esistenza di problematiche legate alla propria patologia, hanno preso la decisione di rivolgersi alle competenti strutture sanitarie, per affrontare un percorso di cura).
Il provvedimento del Sindaco affida alla Polizia Locale, ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato i controlli per il rispetto di quanto previsto dall’ordinanza, la cui violazione comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da Euro 75,00 ad Euro 450,00.