Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale per il successo delle “ Giornate FAI di primavera ” che per la prima volta hanno dato al nostro territorio visibilità nazionale.
Una “Città giardino” dei primi del ‘900, con un nucleo storico molto più antico con al centro un palazzo seicentesco, ha saputo attrarre tantissimi visitatori, provenienti anche da lontano. Si parla di 1810 accessi al Palazzo Omodei e di 7.435 nei vari siti del Milanino. Si respirava un’aria di festa sabato 24 e domenica 25 marzo: molta gente per le strade alla ricerca delle belle testimonianze dell’architettura eclettica delle ville del Milanino e alla scoperta delle segrete stanze di un palazzo un tempo abitato dalla famiglia Omodei, interessato ora da un importante intervento di restauro non ancora concluso. E per mettere in sicurezza il luogo – un cantiere appunto – così da consentire il massiccio afflusso di visitatori, si sono impiegate risorse economiche e umane messe a disposizione dall’Assessorato ai Lavori Pubblici.
I dipendenti comunali hanno collaborato all’allestimento dello spazio, realizzando passerelle e barriere protettive che hanno retto all’intenso passaggio. Lo spazio è stato reso più accogliente da una semplice passatoia rossa che indicava il percorso con uno scenografico effetto nell’infilata di stanze.
Nel Milanino la “Villa Bigatti”, di proprietà pubblica e ora sede dell’Associazione Sorriso, è stata aperta per consentire ai visitatori di apprendere la storia del quartiere, da quando un visionario di nome Luigi Buffoli decise di creare qui una “Città giardino” simile a quelle viste in Inghilterra.
A raccontare il tutto, nel Milanino come nel Palazzo Omodei, c’erano un gruppo di giovani guide volontarie che hanno da poco frequentato un corso, organizzato sempre dall’Amministrazione Comunale e affidato ad un esperto storico dell’arte, il prof. Andrea Spiriti.
Un bell’evento che non avrebbe potuto concretizzarsi se non ci fosse stato il magico incontro tra una responsabile del FAI, l’avv. Matilde Sansalone (portata al Palazzo Omodei e al Milanino da Paola Ganzaroli, volontaria FAI qui residente) e la Vicesindaco, in occasione di una precedente apertura del palazzo pensata dall’Amministrazione per far conoscere l’importanza storico artistica di un bene pubblico per troppo tempo chiuso ai cittadini, all’interno di un percorso di recupero del palazzo al pieno utilizzo pubblico perseguito dall’Amministrazione sin dal proprio insediamento.
Il FAI ha così mosso la sua collaudata e perfetta organizzazione ed è iniziato il lavoro di squadra che ha visto quali attori principali l’Associazione Amici del Milanino, l’Archivio Fotografico, insieme ai proprietari delle ville, alla Protezione Civile, agli uffici comunali, agli Assessori alla Cultura ed al Decoro Urbano.
Alle persone che non hanno potuto accedere al palazzo, dopo aver pazientemente atteso nella lunghissima fila, il Sindaco, che ha chiuso l’evento con un pensiero rivolto al futuro completamento delle opere per poter restituire ai cittadini questo bene di grande valore storico artistico, ha promesso che ben presto il Comune garantirà percorsi guidati per almeno un sabato al mese. Ne verrà data notizia sul sito del Comune. A presto!
Cusano Milanino, 29 Marzo 2018
Comunicato stampa a cura dell’Amministrazione Comunale