Caratteristiche storico-culturali
Nell’analisi prodotta è stato preso in considerazione l’intero Parterre verde, centrale rispetto a Viale Buffoli, che si estende da piazza Flora a via Azalee ed è stato assimilato ad un “parco con espansione lineare” e asse di collegamento tra il PLIS GruBria a nord e il Parco Nord Milano a sud.
Viale Buffoli e il parterre verde sono la spina centrale del Milanino, un sobborgo progettato da Luigi Buffoli nei primi anni del ‘900 secondo il modello inglese delle Garden Cities e realizzato dall’Unione Cooperativa. Viale Buffoli e il suo parterre verde rappresenta, già dall’epoca della sua realizzazione, l’asse mediano del Milanino destinato a “passeggio e giardino”, una sorta di riferimento lineare rispetto al quale si è articolato lo sviluppo progressivo delle costruzioni del nuovo quartiere.
A tutela del valore storico e naturalistico dell’area, nel 2010 la Delibera di Giunta Regionale inquadra il Milanino con il suo parterre verde area di interesse culturale e paesaggistico e lo sottopone a vincolo; a seguire nel 2020 il parterre verde viene fatto rientrare nel perimetro di Parco Nord Milano e sottoposto alla tutela di parco regionale.
Il parterre verde è aperto al pubblico e presenta lungo il perimetro un filare di platani, in origine doppio, ed è caratterizzato da aree gioco per i più piccoli e aree verdi a giardino.
Caratteristiche tecniche
Il Parco Buffoli conta 294 alberi con una copertura arborea prevalente di Platani. Le tre specie più diffuse sono il Platanus x acerifolia (58,5%), Acer platanoides (24,8%) e Acer pseudoplatanus (12,9%). Circa l’1% degli alberi è costituito da specie propriamente originarie dell’Europa mentre la maggior parte degli alberi proviene dal Nord America (60% degli alberi).
A seguito degli abbattimenti effettuati a causa del cancro colorato sono stati messi a dimora giovani platani resistenti alla malattia.
Gli alberi coprono circa 7.000 metri quadrati del parco e forniscono 7.300 ettari di superficie fogliare. Le specie dominanti in termini di superficie fogliare sono il platano, l’acero riccio e l’acero montano. Oltre l’80% degli alberi ha una dimensione medio-grande.
Quando si parla di inquinamento atmosferico si considera la presenza nell’aria di sostanze inquinanti dannose alla salute quali l’ozono, il monossido di carbonio, il biossido di azoto, il particolato sottile e l’anidride solforosa.
Si stima che gli alberi del Parco Buffoli ogni anno rimuovano 97 kg di sostanze inquinanti attraverso la superficie fogliare e che, attraverso la fotosintesi clorofilliana, sequestrino dall’aria circa 5 tonnellate di carbonio e producano 15 tonnellate di ossigeno. La parte di carbonio fino ad oggi immagazzinata sotto forma di biomassa vegetale è pari a 113 tonnellate. Tra le specie presenti nel parco, il platano è la specie che immagazzina e sequestra la maggior parte del carbonio.
Per quanto riguarda il deflusso di acque piovane, gli alberi e gli arbusti del Parco Buffoli contribuiscono a ridurre le acque superficiali di circa 63 metri cubi all’anno, che altrimenti si riverserebbero nella rete fognaria.
Il valore di sostituzione del parco, ossia il valore complessivo riconosciuto all’impianto arboreo, è pari a 862.000 euro
Scopri tutte le essenze arboree presenti
Il Parco Buffoli conta 294 alberi con una copertura arborea prevalente di Platanus x acerifolia. Le tre specie più diffuse sono il Platanus x acerifolia (58,5%), Acer platanoides (24,8%) e Acer pseudoplatanus (12,9%).