Parco Buffoli   Parco Matteotti   Parco Ippocastani


OBIETTIVO DEL SITO

Il nuovo appalto di manutenzione del verde – diventato operativo nel maggio 2022 – prevede una serie di proposte di Educazione Ambientale rivolte ai cittadini, alle associazioni e alle scuole del territorio.

Tra le proposte, il sito “I Parchi Parlanti” si concentra principalmente nella quantificazione dei benefici ambientali prodotti dalle aree verdi urbane analizzando tre parchi presenti nel territorio di Cusano Milanino diversi per missione, origine e natura: parco Matteotti, parco Ippocastani e parco Buffoli.

Per ogni parco viene proposta una breve descrizione delle caratteristiche storico-culturali e alcune foto storiche e attuali fornite dall’Archivio Storico di Cusano Milanino e dal Gruppo Fotoamatori.

Il nucleo fondamentale del sito si articola fornendo per ogni parco approfondimenti di carattere sempre più specialistico: dalla composizione arborea di ogni parco (numero, specie, dimensioni) alla quantificazione dei benefici ambientali prodotti con la possibilità, per i più interessati, di scaricare la relazione tecnica “Benefici Ecosistemici” redatta dall’agronomo dott. Federico Massi.

Ogni parco prevede alle proprie entrate una cartellonistica che riporta il codice QR per accedere al sito nella parte ad esso dedicata.

LE CARATTERISTICHE DEL PARCO URBANO

Un parco urbano è anche noto come “area verde” poiché fornisce alberi, arbusti ed erba all’interno di un contesto urbano altrimenti costituito da asfalto e cemento. Ogni parco urbano deve essere fruibile dal maggior numero possibile di persone e presenta una missione non solo naturalistico-ambientale ma anche volta a favorire il movimento, l’attività fisica, la socialità, la concentrazione, lo svago…

I parchi urbani sono generalmente composti da un mix di specie arboree autoctone ed alloctone e pertanto presentano spesso una diversità arborea superiore a quella dei paesaggi autoctoni circostanti.

L’aumento della diversità arborea, se da un lato può minimizzare per una specie l’impatto complessivo o la distruzione da parte di un insetto o di una malattia, dall’altro può rappresentare un rischio per le piante autoctone in presenza di specie alloctone invasive, perché possono potenzialmente superare la concorrenza e sostituire le specie autoctone.

I parchi urbani possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria riducendone la temperatura, rimuovendo direttamente gli inquinanti e producendo ossigeno, e contribuiscono in questo modo a mitigare il cambiamento climatico.

Durante gli eventi di precipitazione, i parchi urbani intercettano con la loro chioma le precipitazioni riducendo il deflusso superficiale e assorbono l’acqua piovana con i propri sistemi radicali favorendone l’infiltrazione e l’immagazzinamento nel suolo.

I parchi urbani hanno pertanto un “valore di sostituzione” ossia un valore economico riconosciuto per i benefici generati alla collettività e tende ad aumentare con l’aumentare del numero e delle dimensioni degli alberi sani.

I BENEFICI DEI PARCHI URBANI

I parchi urbani e, in generale, le opere di forestazione urbana offrono per le persone che vivono ogni giorno la città importanti benefici ambientali:

  1. Migliore qualità dell’aria in quanto le piante hanno la capacità di assorbire anidride carbonica e polveri sottili nocive alla salute dell’uomo, combattendo l’inquinamento atmosferico e migliorando le condizioni di salubrità dell’aria.;
  2. Riduzione dell’effetto “isola di calore” spesso causata dall’elevato tasso di edificazione, con pavimentazioni e materiali impermeabili, che accumulano calore e causano un innalzamento delle temperature in loro prossimità. Le piante infatti grazie alla loro chioma riflettono la luce solare, creano ombra e traspirano vapore acqueo, riducendo la temperatura al suolo fino a 10 C°
  3. Contrasto al consumo di suolo con l’inserimento di spazi verdi e non edificati;
  4. Riduzione dell’impermeabilitàdel suolo con benefici in termini di corretto deflusso dell’acqua piovana in caso di improvvise e intense precipitazioni, sempre più frequenti;
  5. Miglioramento del microclima locale con benefici anche per gli edifici presenti in città e con conseguente risparmio energetico;
  6. Riduzione dell’inquinamento acustico provocato, ad esempio, dal traffico cittadino grazie alla capacità fono assorbente della corteccia della pianta o delle siepi;
  7. Benefici sul benessere psico-fisico delle persone e sulla qualità della vita grazie alla presenza di spazi per la socialità e possibilità di stare all’aria aperta;
  8. Protezione della biodiversità offrendo rifugio, riparo e cibo a numerose specie animali;

STRATEGIE DI GESTIONE DEI PARCHI URBANI

Di seguito vengono elencate le diverse strategie adottabili per la manutenzione di un parco urbano con l’indicazione del risultato che ne consegue in termini ambientali

STRATEGIA

RISULTATO

Aumentare il numero di alberi sani Aumentare la rimozione dell’inquinamento
Sostenere la copertura arborea esistente Mantenere i livelli di rimozione dell’inquinamento
Sostenere alberi grandi e sani I grandi alberi hanno i maggiori effetti per albero
Utilizzare alberi longevi Ridurre le emissioni di inquinanti a lungo termine
Utilizzate alberi a bassa manutenzione Ridurre le emissioni inquinanti dovute alla manutenzione e all’utilizzo di macchinari
Ridurre l’uso di combustibili fossili per la manutenzione della vegetazione Ridurre le emissioni inquinanti
Fornire acqua in abbondanza alla vegetazione Migliorare la rimozione dell’inquinamento e la riduzione della temperatura
Utilizzare alberi sempreverdi Rimozione delle particelle di particolato durante tutto l’anno

 

LA METODOLOGIA I-TREE ECO

Per quantificare i benefici ambientali prodotti da ogni parco è stata utilizzata la metodologia americana I-Tree Eco che, attraverso un modello di simulazione dinamica, fornisce informazioni dettagliate sui nostri parchi.

Il modello si basa su un sistema di calcolo avanzato che tiene conto di molteplici fattori rilevati durante il censimento e con l’analisi sul territorio come la quantità di alberi presenti, la diversità delle specie, la dimensione e la superficie fogliare, la copertura arborea, la distanza dagli edifici residenziali e i dati locali della stazione meteo riguardanti l’inquinamento atmosferico e meteorologico.

Dall’elaborazione di questi parametri il modello calcola, per ogni parco, l’ossigeno prodotto e l’inquinamento rimosso, il carbonio immagazzinato e stoccato, l’assorbimento di acque meteoriche e il valore di sostituzione dell’impianto.

Ogni indicatore presenta anche la valorizzazione economica in considerazione degli effetti negativi sulla salute e i costi medi nazionali dell’esternalità negative evitati (costi della spesa sanitaria, costi energetici, ecc).

GLI INDICATORI DEI BENEFICI AMBIENTALI

  • Numero di alberi: numero di alberi presenti all’interno del parco
  • Copertura arborea: proiezione verticale della chioma degli alberi a terra vista dall’alto (metri quadri). Indica la superficie del parco in ombra.
  • Specie arboree più comuni: elenco delle specie che maggiormente popolano il parco
  • Percentuale di alberi con diametro inferiore a 15,2 cm (6’’)
  • Rimozione dell’inquinamento: quantità annua di inquinanti assorbita da parte della superficie fogliare (kg/anno). La superficie fogliare è la superficie complessiva di tutte le foglie della pianta.
  • Stoccaggio di carbonio: quantità di carbonio fino ad oggi immagazzinata sotto forma di biomassa vegetale (tonnellate)
  • Sequestro di carbonio: quantità annua di carbonio sequestrata dall’atmosfera durante la fotosintesi clorofilliana (tonnellate/anno)
  • Produzione di ossigeno: quantità annua di ossigeno prodotta durante la fotosintesi clorofilliana (tonnellate/anno)
  • Deflusso evitato: quantità annua di precipitazione intercettata dalla chioma (metri cubi/anno)
  • Valore di sostituzione: valore economico riconosciuto per i benefici che la pianta offre alla collettività (migliaia di euro)