Caratteristiche storico-culturali
Il parco Ippocastani sorge nella parte di Cusano Milanino a confine con il comune di Cinisello Balsamo e si estende fino ai terreni agricoli. L’area è stata ceduta al Comune di Cusano Milanino a seguito di una convenzione immobiliare per essere destinata a parco pubblico urbano, con la realizzazione di una pista ciclopedonale nel rispetto del filare di alberature esistente.
In funzione della sua grande utilità pubblica e ambientale il parco Ippocastani è stato un prezioso contributo nella costituzione del Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS) Grugnotorto-Villoresi che nel 2019 si è aggregato con il parco della Brianza Centrale costituendo il PLIS GruBria.
Il parco Ippocastani è aperto al pubblico e presenta una piazza centrale verso via Cooperazione con panchine disposte lungo il perimetro. Al centro della piazza erano presenti in origine due querce sostituite con frassini poiché maggiormente resistenti alla siccità.
I percorsi interni sono in calcestre per garantire la permeabilità del suolo. Lungo la via Ippocastani è presente un doppio filare di pioppi e non vi sono cordoli o rialzi di quota per facilitare il naturale deflusso delle acque piovane dal sedime stradale verso l’area verde.
I recenti eventi atmosferici estremi e il cambiamento climatico hanno reso necessario l’abbattimento di numerose piante che verranno reintegrate.
Nel 2021, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, al centro del parco Ippocastani è stata inaugurata dal Sindaco e dagli assessori comunali la panchina rossa a ricordo di tutte le donne vittime di violenza.
Caratteristiche tecniche
Il Parco Ippocastani conta 219 alberi con una copertura arborea prevalente di pioppi neri presenti in filari. Le tre specie più diffuse sono: Populus nigra (68,0%), Carpinus betulus (11,4%) e Ulmus spp. (10,0 %). Circa il 2% degli alberi è costituito da specie propriamente originarie dell’Europa mentre la maggior parte degli alberi proviene dall’Eurasia (70% degli alberi).
Gli alberi coprono circa 4.000 metri quadrati del parco e forniscono 4.295 ettari di superficie fogliare. Le specie dominanti in termini di superficie fogliare sono il pioppo nero, l’olmo e la quercia rossa. Queste specie dominano attualmente la struttura del parco urbano ma non significa che questi alberi debbano necessariamente essere incoraggiati in futuro. Oltre il 90% degli alberi ha una dimensione medio-grande.
Quando si parla di inquinamento atmosferico si considera la presenza nell’aria di sostanze inquinanti dannose alla salute quali l’ozono, il monossido di carbonio, il biossido di azoto, il particolato sottile e l’anidride solforosa.
Si stima che gli alberi del Parco Ippocastani ogni anno rimuovano 56 kg di sostanze inquinanti attraverso la superficie fogliare e che, attraverso la fotosintesi clorofilliana, sequestrino dall’aria circa 4 tonnellate di carbonio e producano 10 tonnellate di ossigeno. La parte di carbonio fino ad oggi immagazzinata sotto forma di biomassa vegetale è pari a 79 tonnellate. Tra le specie presenti nel parco Ippocastani, il pioppo nero è la specie che immagazzina e sequestra la maggior parte del carbonio.
Per quanto riguarda il deflusso di acque piovane, gli alberi e gli arbusti del Parco Ippocastani contribuiscono a ridurre le acque superficiali di circa 2 metri cubi all’anno, che altrimenti si riverserebbero nella rete fognaria.
Il valore di sostituzione del parco, ossia il valore complessivo riconosciuto all’impianto arboreo, è pari a 330.000 euro
Scopri tutte le essenze arboree presenti
Il Parco degli Ippocastani conta 219 alberi con una copertura arborea prevalente di pioppo nero. Le tre specie più diffuse sono Populus nigra (68,0%), Carpinus betulus (11,4%) e Ulmus spp.(10,0 % ).
Scarica la relazione completa: "Benefici Ecosistemici, anno 2023"